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La pecora Zerasca

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La pecora Zerasca è allevata attualmente nella sua zona di origine, nel comune di Zeri, situato nell’alta Lunigiana, in provincia di Massa Carrara, e nei comuni di Pontremoli e Filattiera.

Fa parte delle razze di ceppo appenninico ed ha origini incerte. Sembra aver subito incroci sia con  razze da carne, soprattutto Biellese e Bergamasca, sia  da latte tramite arieti Massesi.

La sua consistenza numerica è di oltre 2000 capi.

Da diversi anni l’allevamento della Zerasca avviene in purezza e sono state attuate iniziative di conservazione della razza e promozione delle produzioni con l’istituzione nel 2001 del Consorzio per la Valorizzazione e la Tutela della Pecora e dell’Agnello di Zeri. L’Agnello di Zeri è  inserito tra i presidi Slow Food.

La pecora Zerasca è di taglia media con peso nella femmina intorno a 62 kg e altezza al garrese di 75 cm.

La testa è leggera e proporzionata con profilo rettilineo nella femmina e montonino nel maschio e orecchie di media lunghezza portate orizzontali o leggermente pendenti.

Le corna sono sempre presenti nel maschio, molto sviluppate, con andamento a spirale ad apice rivolto anteriormente e frequenti nella femmina, con minor sviluppo e più esili.

Il vello è bianco, aperto o semiaperto, con bioccoli conici e non copre la testa, il ventre, e l’estremità gli arti dal terzo medio dell’avambraccio e dalla parte distale della coscia. Sono ammesse macchie e pigmentazioni scure, grigie o rossastre sul muso e sugli arti. La pelle è rosea, talvolta con pigmentazioni.

Gli arti sono solidi, relativamente lunghi.

La pecora Zerasca è una razza a prevalente attitudine alla produzione di carne, mentre il latte è destinato per lo più alla alimentazione dell’agnello; solo una piccola parte di allevatori, dopo lo svezzamento dell’agnello, utilizzano il latte per la produzione di formaggi tradizionali, in particolare pecorino.

La pecora Zerasca è molto rustica e viene allevata al pascolo all’aperto durante tutto l’anno.

Di recente sono nate iniziative per il recupero della lana. Tradizionalmente la lana prodotta aveva tre tipi di impiego diversi: lavorazione in filo, per ricamo arazzi, abbigliamento, e accessori d’arredo, lavorazione in fiocco, per la produzione di oggetti in feltro, e lavorazione tipica della zona, la “Mezzalana”, tessuto tradizionale della Lunigiana con ordito in canapa e trama in lana.

Il Consorzio per la Valorizzazione e la Tutela della Pecora e dell’Agnello di Zeri, in collaborazione con la Regione Toscana e l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale ( ARSIA), hanno avviato da qualche anno una iniziativa denominata “Progetto Mezzalana” che ha come obiettivo la riscoperta di questo prodotto dell’attività artigianale locale.

E’ possibile apprezzare l’arte della lavorazione del tessuto “Mezzalana” anche nel contesto della Fiera della Pecora Zerasca in programma nel mese di Giugno a Chiesa di Rossano, Zeri (MS).

Visita la Sheep-map per individuare la posizione esatta di allevamento e origine della pecora Istriana e di tutte le altre pecore catalogate.

Fotografia: R. Fortina

Fonti:

D. Bigi, A. Zanon  Atlante delle razze autoctone.  Edagricole 2008

Atlante delle razze ovine.  www.agraria.org

Scheda di razza: Zerasca. ARSIA Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione nel settore Agricolo-forestale.  zootecnia.arsia.toscana.it

Il “Progetto Mezzalana”  www.ilcorriereapuano.it

L’Agnello di Zeri  portale.provincia.ms.it

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